Il dott. Luigi Accattoli ha segnato la seconda giornata del Convegno, intervenendo in mattinata sul tema, con una relazione che ha toccato il significato della domenica per la Famiglia Cristiana.

Ha esordito affermando che “quello della mensa è forse il momento più importante nella vita della famiglia. Analogamente lo stare a mensa con il Signore, la domenica, nell’assemblea della grande Chiesa, è per la famiglia, piccola Chiesa, il momento fondamentale, quello che le fornisce l’alimento e il calore necessari alla vita. Senza la celebrazione domenicale la famiglia cristiana è come sperduta, senza madre e senza patria, nel nostro mondo secolarizzato”. Introducendo l’esperienza dei martiri di Abitene e del loro insegnamento per le famiglie di oggi ha affermato che “Il cristiano è geloso della domenica, giorno di gioia e di riposo”,  e che “dovremmo tendere all’obbiettivo di vivere insieme, in famiglia, il giorno del signore e di andare tutti, finché è possibile, alla stessa celebrazione eucaristica”.

Dopo aver sottolineato alcuni atteggiamenti che la famiglia dovrebbe tenere alla domenica, o per la preparazione della domenica, ha concluso invitando a “far crescere, intorno alla mensa eucaristica, uno spirito, un calore e una cultura di famiglia, che risulti attrattivo per i più giovani e per gli ospiti occasionali”.

Nel pomeriggio i convegnisti guidati dal presidente Luciano Sdruscia e dall’assistente P. Franco Nardi sono convenuti a Morrovalle per celebrare i 450 anni del miracolo eucaristico avvenuto in quella città. In processione sono entrati dalla porta principale nella quale campeggia l’iscrizione “Civitas Eucharistica”  e raggiunta la piazza del Comune, i sacerdoti che accompagnavano i gruppi, guidati dal parroco del luogo don Giordano Trapasso hanno intronizzato la reliquia del miracolo ed esposto il Santissimo Sacramento per l’Adorazione, nel palco appositamente allestito, la benedizione Eucaristica ha chiuso il momento dell’incontro ravvicinato con Gesù. E’ seguita poi la S. Messa celebrata dal M.R. P. Giulio Criminesi, ministro provinciale dei Cappuccini della Provincia Picena, che nell’omelia ha sottolineato l’importanza dell’azione riparativa che è contenuta nella spiritualità dell’Associazione e il beneficio che produce per l’intera Chiesa.

La giornata si è quindi conclusa con il ritorno a Loreto e il meritato riposo per i convegnisti, in attesa della celebrazione di chiusura di domani.